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STORIA DELLA BANDA

 

La Società Filarmonica
 
Di Lentiai
 
(Belluno)
 
 
 
 
  CENNI STORICI
          
Testimonianze orali e documentali pongono la nascita della Scuola di musica in Lentiai nel lontano 1743. Promossa da nobili e facoltose famiglie dell’allora Contea di Cesana, inizialmente “era ad arco”, come recita un prezioso documento. Emula dello splendore musicale della Serenissima, la scuola, durante il dominio absburgico (1815-1866), subisce una forte sterzata in senso “popolare”, trasformandosi ben presto in Società Filarmonica: con questa denominazione il rinnovato complesso bandistico esordisce ufficialmente nel 1838. D’ora innanzi l’attività della Filarmonica non conosce di fatto intoppi, riuscendo ad attraversare indenne anche le tempeste dei due conflitti mondiali: ridotta a circa 30 elementi agli inizi degli anni ’50, il suo organico si arricchirà col tempo fino agli attuali 60 elementi.
Di impostazione solidamente tradizionale, la banda assume un nuovo volto verso gli anni ’80 grazie all’entusiasmo dell’attuale direttore, Domenico Vello, che non solo dà nuovo slancio all’attività della Scuola di musica ma riesce anche ad innovare profondamente il repertorio, proponendo, accanto alle tipiche Marce e antiche Fantasie e Sinfonie operistiche, arrangiamenti di canzoni pop, di musica da film, nonché composizioni moderne ed originali per banda.
 
ATTIVITA’
In linea con i principi morali fissati dai primi Soci Fondatori, l’attività della Filarmonica, oltre ai tradizionali compiti “di rappresentanza”, è tesa a promuovere “la fratellanza, l’istruzione, la solidarietà” tra i soci, in particolare favorendo l’educazione e la formazione musicale dei giovani; organizzando all’uopo manifestazioni, rassegne, concerti; curando rapporti di collaborazione con Enti ed Associazioni, in particolare di Volontariato.
Il calendario annuale della Filarmonica è scandito da alcuni appuntamenti fissi che interessano il comune di Lentiai: il Gran Galà ad inizio anno (gennaio), il Concerto di Primavera (maggio), la Sagra del Carmine (luglio), gli Angoli Musicali (luglio-agosto), spesso arricchiti dalla partecipazione a cerimonie religioso-civili che la portano ad esibirsi in ambito provinciale e regionale.
Alcuni eventi ne hanno connotato la storia in modo speciale. La Filarmonica è comparsa, infatti, in due film girati nel feltrino: nel 1992 nelle “Avventure del piccolo Indiana Jones”; nel 1993 in “Quando le montagne finiscono” del regista Daniele Carnacina.
Nel 1994, su interessamento degli Emigranti veneti del CAVES, la Filarmonica organizza una trasferta a Lucerna ed Einsiedeln (Svizzera).
Nel 1998, in occasione del 255° anniversario di fondazione della Scuola di Musica (1743) e nel 160° anniversario di fondazione della Società Filarmonica (1838) viene pubblicato il libro “La Filarmonica di Lentiai” a cura di Flavio Tremea che, con minuzia ed accuratezza, ricostruisce per la prima volta la storia dell’Associazione dalle origini ai giorni nostri.
Nel 2000 la Filarmonica entra in sala d’incisione, pubblicando il suo primo CD con i brani più significativi del suo repertorio intitolato “Ciak…si banda”.
Nel 2003 (6/7 Settembre) si rende possibile una trasferta in Croazia, grazie all’interessamento congiunto del presidente della provincia di Belluno Oscar De Bona e del primo cittadino di Pola Luciano del Bianco. La due giorni vede impegnata la Filarmonica ad esibirsi proprio a Pola, prima nella storica Piazza Foro, quindi presso il Centro polifunzionale della Comunità Italiana, raccogliendo apprezzamenti e consensi che hanno avuto eco anche all’interno del palinsesto pomeridiano di Radio Capodistria.
Nel 2005 vede la luce il secondo CD, “Sbandando”: il titolo un po’ sbarazzino fa in realtà da contraltare ad un lavoro impegnativo ed ambizioso incentrato su composizioni di Verdi, Wagner, Santana, John Williams.     
 
 
SCUOLA
Analogamente a quanto accade in realtà simili, anche a Lentiai opera una Scuola di Orientamento Musicale ad indirizzo bandistico. I corsi triennali sono gratuiti (unico vero onere l’acquisto dello strumento e dei sussidi didattici) e vogliono non solo dare un’infarinatura teorica, ma soprattutto educare il giovane alla socialità ed al piacere del suonare assieme, imparando divertendosi.